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BLOGTOUR: La narratrice sconosciuta di Brunonia Barry - Il fascino di Salem

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Cari Lettori
oggi voglio farvi conoscere un thriller che sicuramente vi conquisterà.... a me è successo.....
La mia tappa poi tratta un argomento che chi più chi meno affascinata tutti...Salem....




Una bambina senza passato
Un mistero ancora da risolvere
Solo lei potrà svelarlo

Il buio è appena calato avvolgendo Salem nel suo manto scuro. Callie ha sette anni appena ed è sola sulla scogliera che domina la baia. Non dovrebbe essere lì. È troppo pericoloso. Poi all’improvviso sente uno strano grido e lo spettacolo che si presenta ai suoi occhi la lascia senza parole: tre donne sono state uccise. Solo Rose, la più anziana del gruppo, riesce a scappare e a portare Callie in salvo.
Sono passati vent’anni da quel terribile evento. Anni in cui Callie ha fatto di tutto per dimenticare e vivere una vita il più possibile normale. Ha promesso a sé stessa che non avrebbe più messo piede a Salem, il luogo dei suoi incubi. Eppure, sente che per lei è arrivato il momento di tornare là dove tutto è cominciato. Perché un ragazzo è stato trovato senza vita, e prima della fine un grido ha squarciato il cielo nero. Quello stesso grido che ha sentito da bambina e torna sempre a tormentarla. Ora non può permettere che Rose venga condannata per qualcosa che non ha commesso. La Rose che lei conosce, e che anni addietro le ha salvato la vita, non avrebbe mai osato fare del male a nessuno. Ne è sicura. Così come ne è sicuro l’ispettore Rafferty, incaricato di occuparsi del caso. A Callie allora non resta altra scelta che far luce sulla verità. Una verità che ha radici in quella terribile notte sulla scogliera, dove si è compiuto un destino ancora avvolto nel mistero e che ora ha bisogno di essere svelato. Costi quel che costi.
 


Se c’è una cittadina della East Coast che incrocia luoghi di interesse stregoneschi ad attrazioni storiche, marinare e naturali tipiche del New England questa è sicuramente Salem. Cosa vedere in questa cittadina dal passato oscuro? Non solo streghe e leggende ......

Salem: una breve introduzione storica
Assieme alla città di Lawrence è capoluogo della contea di Essex. Salem è una cittadina costiera sulla Massachusetts Bay, alle foci del fiume Naumkeag, il cui nome deriva da un’antica tribù indiana del luogo. La sua popolazione è di circa 42.000 abitanti di cui circa l’82% è composto dall’etnia bianca con predominanza di europei e, a seguire, di latini. La città è stata fondata nel 1626 da un gruppo di pescatori europei provenienti da Cape Ann, nel nord-est del Massachusetts.

Le streghe di Salem
Il nome Salem deriva dalla parola ebraica Shalom, che significa pace. La città però deve la sua fama alle streghe (witch), o meglio, ai processi alle streghe. Non a caso la cittadina è stata soprannominata the witch city. Anche se una caccia alle streghe era già avvenuta dal 1647 al 1688, con i processi del 1692 iniziò la più estesa serie di accuse, arresti ed esecuzioni capitali mai inflitte nei possedimenti britannici del “nuovo mondo” per il reato di stregoneria.
Il tutto cominciò quando due bambine di dieci anni manifestarono i sintomi di una possessione demoniaca dopodiché altre sei ragazze del villaggio di Salem evidenziarono questa condizione. Un tribunale interrogò le giovani per identificare le persone che avevano evocato in loro il maligno. Furono momenti tragici e crudeli con esecuzioni immotivate. Questa orribile pratica ebbe termine quando il governatore del Massachusetts, William Phips, sciolse il tribunale nel momento in cui sua moglie fu inserita nell’elenco delle persone sospette.
Sembra però che Salem abbia ancora un conto aperto col passato. Questa cittadina, oggi abitata dai pronipoti e discendenti di chi in passato fu artefice dei processi alle streghe, è tormentata da inquietanti visioni e maledizioni che non sembrano solo coincidenze. A Salem vi sono infatti quattro luoghi dove attività paranormali e inspiegabili sono particolarmente intense. Si tratta del Charter street cemetery(cimitero), della vecchia casa di uno dei giudici del tribunale inquisitorio (the Joshua Ward House), di un hotel (the Hawthorne) e della collina Gallows Hilldove nel 1692 furono eseguite le sentenze di morte nel cosiddetto “albero delle streghe”. Tutto questo rende Salem ancor più intrigante.

La questione delle prove e i metodi d'indagine

Mather non discusse l'attribuzione alla stregoneria dell'origine dei sintomi manifestati dalle adolescenti di Salem, ma espresse forti riserve sulla regolarità dei processi, il cui svolgimento non era stato conforme alle leggi civili e a quella di Dio, in particolare nella raccolta e nella convalida delle prove.
Secondo le leggi in vigore all'epoca, una condanna a morte poteva essere emessa solo in presenza di prove certe. Mather sostenne che le tesi dell'accusa, le deposizioni dei testimoni e le eventuali confessioni degli imputati avrebbero dovuto essere sostenute da riscontri, mentre il tipo di prove ammesse durante il processo di Salem e tenute in grande considerazione dai giudici erano praticamente impossibili da verificare.
Tra queste vi era la credenza che streghe e stregoni non conoscessero le preghiere cristiane e non fossero in grado di recitarle. Un errore da parte di un imputato nel recitare una preghiera poteva essere considerato un elemento probatorio a favore dell'accusa. Durante il processo a suo carico George Burroughs concluse la sua difesa recitando alla perfezione il Padre Nostro: impressionò i presenti in aula, ma non scampò la condanna a morte.
Le accuse di molti testimoni si basarono su sogni, visioni o premonizioni. Nel corso delle udienze un ruolo probatorio molto importante fu attribuito anche alle ragazze ritenute vittime di un maleficio. Si credeva che le persone colpite da malefici manifestassero reazioni particolari in presenza dell'autore del maleficio: per questa ragione le ragazze spesso furono fatte sedere nella prima fila dell'aula e il loro comportamento fu osservato, espediente che provocò aspre polemiche nei confronti della corte. Mather sottolineò che spesso la loro presenza disturbava il processo. Durante l'interrogatorio di Martha Corey, per esempio, le ragazze dichiararono di avvertire dolore, quando l'imputata si mordeva le labbra o si torceva le mani: in aula sorsero disordini, che culminarono in un tentativo di aggressione alla Corey.

Attrazioni a tema stregonesco…
Nel downtown (il centro città) varie attrazioni, dalle più realistiche alle più fantasiose, sono legate a questi fatti del passato. Al 310 di Essex Street si erige la Witch house, la casa del giudice Jonathan Corwin coinvolto nel processo alle streghe di Salem. Questa abitazione è ben riconoscibile grazie alle sue pareti dipinte di nero. In città è l’unica struttura esistente con un legame diretto alla vicenda delle streghe. Le visite si effettuano da marzo a novembre ma è possibile visitarla anche in inverno informandosi sugli orari di apertura.
Il Witch museum (19 Washington St.) ospita al suo interno documenti legati al processo delle streghe, pratiche di stregoneria, personaggi e racconti. I visitatori internazionali possono richiedere di ascoltare le spiegazioni nella propria lingua (incluso l’italiano). Davanti all’edificio si trova una statua di Roger Conant, il fondatore della città, anche se molti turisti pensano erroneamente che rappresenti l’immagine di un personaggio legato al mondo delle streghe. Chi desidera approfondire più concretamente la conoscenza dei processi alle streghe dovrebbe recarsi al Witch Dungeon museum (16 Lynde St.) dove attori professionisti mettono in scena gli eventi legati alla stregoneria del 1692 di Salem. A fine spettacolo viene effettuato un tour nelle segrete.
E non basta: gli amanti del mondo delle streghe possono scoprire le leggende e i fatti a loro dedicati al Witch village (28 Derby St.). Per portare a casa un ricordo di questi momenti “oscuri” visitate il negozio di souvenir. Al Lappin park (incrocio tra Washington St. & Essex St.) è immortalato un angolo di magia; il 15 giugno 2005 qui è stata ubicata la statua dell’attrice protagonista Elizabeth Montgomery che ha interpretato il personaggio di Samantha Stephens alle prese con una vita da moglie e mamma dai poteri magici nella sit-comBewitched(in Italia, Vita da strega). Alcuni episodi del 1970 di questa fortunata serie televisiva furono ambientati lungo le strade di Salem.
 


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